NDE di Burke
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Descrizione dell'esperienza:

L'esperienza riportata qui sotto accadde nell' estate del 1998.

Mentre cadevo dalla barca colpii lo specchio d'acqua con una forza incredibile, le mie orecchie risuonarono ed eccheggiarono di terrore mentre il sibilo delle pale dei motori esterni si faceva più vicino. Venni spinto sotto la chiglia della barca e mi ferii al fianco destro, il che mi lasciò senza fiato e immobile per un po'. Mi contorsi incontrollabilmente mentre la barca mi passava sopra facendosi strada nelle acque gelide. Ora ero immobile, incapace di spostarmi o respirare, incapace di distinguere il sopra dal sotto, e quando sentii qualcosa tipo un cuscino sotto il mio corpo capii di aver toccato il fondo del lago.

La mia mente cominciò subito ad essere sovraccarica, un sentimento di terrore indescrivibile si impossessò di me. La bocca mi si aprì e annaspai per trovare dell' aria ma trovai solo un enorme quantità d'acqua. La potevo sentire che penetrava nelle mie viscere scorrendovi dentro, impadronendosi di me e reclamando il possesso del suo nuovo territorio. Chiusi gli occhi, e mi resi conto che la accettazione forzosa della situazione mi aveva permesso di sbarazzarmi del mio ego (così interpreto la mia sensazione o gli effetti della cosa). Un senso di calma ora mi circondava come se avessi deciso di venire a patti con un qualcosa che per tutta la vita mi aveva condizionato. Ero impotente e lo accettai. Le cose stavano come stavano e a quel punto non mi occorreva sapere altro. Feci un trapasso in una altra dimensione, senza intoppi. Mi ritrovai in un vuoto; lo potrei descrivere solo come una sterminata pianura di niente, una specie di cosmo senza stelle o pianeti. Non avevo corpo fisico e vedevo attraverso delle strumentazioni che non erano gli occhi, e tutto mi sembrava provenire o esistere in virtù della stessa sorgente di cui adesso sembravo far parte, e non capivo nè mi occorreva capire la natura meccanica di quanto mi stava accadendo perchè tutto veniva ora accettato per quel che era e per la modalità con cui esisteva. Venni subito bombardato da informazioni che mi giungevano da tutte le direzioni, attraverso multiple dimensioni (o così pareva). L' informazione mi raggiungeva come se fossero gli ultimi stadi di un qualche tipo di completamento e di perfezionamento dello stato armonico in cui adesso mi trovavo. Era come, essendo il mio essere divenuto vacuo, aprirsi lasciando che tutto quel che era o che sarebbe stato potesse contribuire a farlo diventare parte di me. In quello che sembrò un batter di ciglia l' informazione veniva recepita. A questo punto posso solo fare del mio meglio per spiegare quel che accadde, perchè le parole sono di un bel pezzo inadeguate. Farò del mio meglio per spiegarlo. Capivo adesso tutto quel che era stato, o che sarebbe stato, cosicchè non c'era più bisogno nè di pensare nè di domandare. Ero completo; era quello che credo fosse il più elevato stato di pace che fosse possibile conseguire, la mia mente era acquietata ed io mi limitavo ad essere, e niente più. Ero parte di quel che da sempre era, e non nutrivo aspettative nè coltivavo pensieri, esistevo dentro tutto senza forma e senza fisionomia, semplicemente un perfetto modo di essere.

Galleggiai verso la cima del lago, un filo di respiro mi entrò dentro, i miei occhi si apersero ed ero una altra persona.

Dopo questa esperienza non sono cambiato nel senso di avere sentimenti "illuminati". Ricordo però l' esperienza e per un certo periodo tutto sembro rifinito, il mondo aveva colori molto più vibranti... Per i successivi tre anni fui ossessionato dal desiderio di trovare la fonte dei sentimenti che provai durante quell' esperienza. Caddi presto in una profonda depressione poichè non trovavo risposte. A questo punto decisi di suicidarmi per via della massiccia dose di ansia con cui mi trovavo a dover combattere. Chiamai mio padre e gli espressi il mio dispiacere per quanto stavo epr fare. Riagganciato il telefono caddi per terra e immediatamente mi vidi disteso, fui trasportato ad un livello, ad un piano più alto, un luogo brillante che non affaticava la vista. Non avevo forma fisicae potevo vedere a 360 gradi. Entrai (muovendomi, o fluttuando) in una struttura lignea che pareva essere una hall incredibilmente grande occupata da centinaia di persone che non si accorgevano di me mentre gli passavo accanto verso il lato destro della parete est. Mi parve di notare in una enorme fotografia incorniciata quel che correntemente nominiamo Cristo. Subito notai dei colori in forma circolare che rimbalzavano fra le pareti direttamente davanti a me o ai lati. Presi a guardarmi attorno e notai della gente che era salita e che guardava a nord. I colori adesso erano incredibili, milioni di colori, tutti danzanti e interlacciati fino a diventare una massiccia e singola sorgente emettente una luce bianca e perlacea molto vivida. Mentre guardavo la sorgente che sembrava essere dura giudicando dalla vista delle persone [ndr non chiaro nell' originale] venni bloccato da una qualche forza "gentile". In quello stesso istante fu come se sapessi di essere mortalmente reale. Sentivo la mia ansia e immediatamente venni rassicurato da una sorgente che sembrava accarezzarmi come se una mano fosse stata posta sotto di me. Iniziai ad essere trascinato senza poter vedere da cosa, e sembrava che nulla importasse a quel punto se non che raggiungere la sorgente di questa trazione. A quel punto mi venne comunicato, mi venne comunicato che non era il mio momento. Mi dissero che quello che stavo passando (ma non lo dissero a parole, era comunicato direttamente al mio subconscio) non aveva importanza, quel che importava è che io capissi l'esperienza e che la prendessi come null' altro che una esperienza. Lo spiego meglio così. Stavo su un precipizio nella mia vita, davanti le mie scelte e sentivo che stavo per saltar giù oppure per ritirarmi e riconsiderare la faccenda. La sorgente mi spiegò che nessuna delle due era la risposta, la risposta era da intendersi solo come una esperienza e nient' altro e il ciclo sarebbe stato completo. Al che mi ripresi e respirai, e mi misi subito seduto ritrovandomi ora nel mio corpo fisico. la mia ansia era finita, e una enorme accettazione della vita era adesso presente. E una altra volta il mondo scintillò come se i suoi colori fossero appena stati lustrati. Sentivo il profumo dell' aria e ne sentivo l'esistenza. Passavo a fianco di alberi e piante sentendoli essere e quel che penso ne fossero le emozioni, e la mia compassione per la vita e per tutte le cose viventi tanto forte da arrivare al soffitto. Ottenni un sapere per me sconosciuto e fino ad oggi sono stato capace di percepire la vita da un punto di vista completamente diverso, la mia percezione è tutt'ora molto più ampia, la mia capacità di immagazzinare informazioni incredibile e ho appreso molti aspetti delle tecnologie correnti senza frequentare alcun corso che sia, e c'è tanto da dire, ma posso solo sperare che questo abbia fornito una ispirazione per tutti coloro che lo leggono. Ho tenuta nascosta questa esperienza per tanto tempo ma ora vorrei renderla nota, a tutti. Non temo la morte e so che la transizione è indolore e senza impedimenti. Sono giunto a capire delle cose della vita, e alcuni dei suoi più profondi meccanismi. Sappiamo quando il nostro tempo verrà, e sarà come prima di un incidente quando le cose rallentano, quasi si fermano, come se il film venisse proiettato al rallentatore e allora saremo capaci di vederlo fotogramma per fotogramma. Ora stiamo sfogliando un indice, come per capire se è il nostro momento, il corpo sa e fa la totalità dell' essere [ndr non chiaro nell' originale] e se allora è il momento allora la morte arriva e si impadronisce senza intoppi del corpo. Se non è il tempo il corpo attraversa l'esperienza e il film riaccelera. Spero di poter essere di aiuto con questi insight e ho voluto condividerli con voi. Spero di trovare un essere pieno di compassione che mi aiuti in questo percorso.

Namaste,
Burke